ReseBlog. La genesi del Resegupper

Viviamo in un modo scandito da eventi imperdibili: il primo maggio c’è il “concertone”, il 25 dicembre il Natale e il primo sabato di giugno… la Resegup!
Secondo PierPaolo Pasolini, e una ben conosciuta legge della fi(si)ca, è noto che tira molto di più un pelo di donna – in salita! – che un carro di buoi in discesa; ma, dopo ben sei edizioni di Resegup, nessuno è ancora stato in grado di teorizzare cosa smuova mille colorati e saltellanti individui dalle confortanti poltroncine dei bar del centro, e dai refrigeranti bicchieri di Spritz e Campari, portandoli fino ai 1877 metri della cima del Resegone.
Proviamo a capire la genesi di un Resegupper che si rispetti…

IL SOGNATORE. Da bambino, seduto al banco di scuola, ammirava la maestosa imponenza del Resegone, sognando di arrivare sin lassù; ora guarda fiero il suo pettorale: il suo sogno sta per diventerà realtà!
La sua preparazione inizia a luglio dell’anno prima, provando l’intero percorso tutti i weekend e conoscendone a memoria ogni  sasso.
In versione PRO, il sognatore vuole emulare le gesta di Golinelli, col segreto obiettivo di conquistare un aperitivo gratis prima dell’arrivo in piazza Cermenati.
Si allena facendo le ripetute sugli ultimi venti metri con Campari alla mano.

IL SERIALE. Non ha perso nemmeno un’edizione. La sua foto profilo coincide per dieci mesi all’anno con la cresta del Resegone. Il seriale non si allena, il seriale “esce a correre”. Tutti i giorni, anche a Pasqua e a Natale.
Nello sventurato caso di tre giorni senza corsa, per avverse e incomprensibili perturbazioni cosmiche, cade in una crisi di astinenza degna del peggiore fumatore di crack.

L’AMANTE INDECISO. Da bambino guardava le terne della Monza – Capanna Monza sfrecciare, con passo agile, lungo la statale sotto casa e viaggiare fiere verso la conquista del Resegone. Ha sempre pensato che prima o poi l’avrebbe fatto anche lui, ma non si sente ancora pronto per una cosa a tre.
Si allena consultando tabelle prese a caso su Internet.

IL SUGGESTIONABILE. È rimasto così colpito dai trionfali arrivi, tra ali di folla festante nel centro cittadino, che ha giurato a se stesso che ci sarebbe stata gloria anche lui.
Per avere la giusta carica durante la preparazione recluta parenti ed amici per applaudirne i progressi. Deve condividere il suo Runtastic o il suo Garmin Connect con tutti su Facebook. I suo allenamenti dipendono dal segnale GPS: niente segnale? Niente allenamento.

IL TRONISTA DELUSO. Anni di palestra e di appuntamenti con l’estetista inseguendo il sogno di uno streaptease davanti a una folla adorante. Immeritatamente bocciato al casting di U&D, non gli resta che tentare l’ascesa al Resegone per sfilarsi la canotta sudata a 200 mt dal traguardo, regalando i risultati di tanti anni di sacrificio al pubblico di piazza Cermenati.
In versione Rockstar lancerà la maglietta fradicia di sudore ai fans adoranti. Col rischio che gliela rimandino indietro…
In entrambi i casi concluderà ogni singolo allenamento a torso nudo.
Il tronista deluso impara la tecnica di corsa facendo un programma di corestability e ha un inventato un nuovo modo di fare le ripetute al chiuso, utilizzando la panca piana.

LO SCOMMETTITORE. Lo scorso anno stava comodamente seduto in uno dei bar del centro e, dopo un numero imprecisato di aperitivi, invece che giocarsi i numeri di pettorale dei vincitori ha scommesso sulla sua presenza alla Resegup 2016.
Ogni scommessa è debito, quindi si è auto convinto di concludere la gara in meno di tre ore e durante la preparazione giocherà al lotto ogni numero dei suoi allenamenti.

L’AMICO. Non è un sognatore, non ha letto blog e non si è lasciato suggestionare dalla magia del trionfo. Ma ha un amico che appartiene a una della categorie precedenti che – senza nessuna richiesta specifica – gli ha regalato un pettorale nuovo fiammante.
Dopo averlo seguito fedelmente per tutta la preparazione, rinnegherà ogni vincolo di amicizia una volta giunto al traguardo. Sempre che abbia abbastanza fiato per farlo.

L’IMPROVVISATO. Si è casualmente imbattuto in un sito nel quale si parlava della Resegup e gli è scappato il dito su “iscriviti”.
Non farà una vera preparazione e scoprirà il percorso il giorno della gara.
Alla partenza non avrà la minima idea di cosa sia ne dove sia il Resegone. Glielo mostreranno in cartolina i portantini che lo riporteranno all’arrivo…

E tu che Resegupper sei? Se ancora non sei riuscito a risponderti e barcolli ne buio, non sentirti solo: almeno la metà dei tuoi compagni di avventura, in preda a visioni mistiche, dimenticherà chi è già dopo la prima scalinata di Malnago!

Dott.Renzo Raimondi
Fisioterapista e osteopata – Tecnico FIDAL
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